Promossa dalla Commissione Europea, la Notte Europea delle ricercatrici e dei ricercatori si svolge, ogni anno, l’ultimo venerdì di settembre, con l’obiettivo di accendere i riflettori della società sul mondo della ricerca scientifica attraverso visite guidate e dimostrazioni pratiche. L’Istituto Tecnico Tecnologico “Giovanni Malafarina” di Soverato, sempre “oltre la media” per quanto riguarda le attività di orientamento e non solo, ha partecipato all’edizione 2023 di questo importante evento, tenutosi il 29 settembre presso il Campus Universitario “Salvatore Venuta” di Catanzaro.
Accompagnata dai docenti Giuseppe Argirò, Vincenzo Carito, Valentina Latini e Antonio Romeo, una nutrita rappresentanza delle quinte classi dell’Istituto retto dal Dirigente Scolastico prof. Saverio Candelieri ha raggiunto l’Ateneo e, dopo aver ricevuto i saluti istituzionali in Auditorium, ha visitato il Dipartimento di Giurisprudenza e la caratteristica Biblioteca.
Nei locali dell’Area Giuridica, gli studenti hanno avuto modo di confrontarsi con i docenti della Facoltà e di immergersi letteralmente nel mondo del diritto, quasi fossero già matricole pronte a muovere i primi passi fra i meandri dell’ordinamento giuridico.
Dismessi i manzoniani panni dell’Azzeccagarbugli, i ragazzi si sono spostati in Area Medica, negli ambienti dedicati alla medicina sperimentale. In laboratorio, hanno partecipato attivamente ad interessanti e innovative dimostrazioni: dall’analisi dei tessuti muscolari di un topo-cavia finalizzata all’estrazione delle proteine tramite una nuova tipologia di siringa alla creazione di una crema protettiva per la pelle ricavata dalla buccia di pomodoro, dalla stampa in 3D di protesi al test di una macchina della verità capace di “intercettare” le menzogne attraverso un esame della sudorazione.
Particolarmente apprezzata è stata, inoltre, la visita a un laboratorio destinato all’osservazione del mondo vegetale: i diplomandi hanno potuto sperimentare come, attraverso sofisticati macchinari, sia possibile convertire in suono e, quindi, percepire concretamente le “emozioni” che anche le piante sono in grado di provare e trasmettere. Insomma, gli studenti del Malafarina, insieme a tantissimi loro pari età, grazie a questa splendida esperienza, hanno avuto modo di vivere a 360° l’ateneo catanzarese e le opportunità che offre.
Concordi nel ritenere indispensabili eventi del genere e maggiormente consapevoli circa le strade da intraprendere nel futuro prossimo, i ragazzi hanno fatto ritorno a casa.
Ad attenderli, non più soltanto l’ultimo anno di superiori, ma pure la rosea prospettiva di un felice proseguimento degli studi in un contesto d’eccellenza tutto calabrese.
I ragazzi della 5 A Elettronica
Ugo Domenico Fiorenza 5 B Cat